Se è vero che nei primi tre giorni dopo la sua apertura, nel dicembre del 2008, il Museo di Arte Orientale di Torino riuscì a far registrare circa diecimila presenze, è segno sì che il nuovo attira sempre un po’, ma che anche alto fosse – come ancora rimane – l’interesse per l’esotico, il lontano, se vogliamo il misterioso.
Aumenta dunque l’offerta degli alberghi a Torino centro, primo su tutti il nostro Holiday Inn Turin Corso Francia, come se già non bastasse tutto il fascino di una città dalla storia seducente, nel 1861 prima capitale d’Italia.
Il nostro è il più adeguato hotel 4 stelle a Torino per visitare svariate collezioni nelle quali poter ammirare importanti testimonianze artistiche e culturali della Cina, per esempio (come i vasi “hu”, le statuette militari, campane, cavalli decorati, il tema dell’albero delle monete, lame, asce, spade), o quelle dell’Himalaya; del Giappone (ricorrono ovviamente temi come tigre, drago, samurai, scatole per incenso), del mondo dell’Islam, dell’India, di Grandhara, tra il Pakistan e l’Afghanistan.
Anche in questo modo i musei di Torino (ricordiamo quello famosissimo sul mondo egizio) tengono fede alla grande vocazione che dovrebbero avere le strutture di questo tipo: da un lato custodire, a volte celare, mantenere e proteggere; dall’altro esporre con criterio, secondo un carattere didattico ed illustrativo, perché l’altro e l’oltre divengano davvero a portata di mano.
L’Holiday Inn Turin Corso Francia si trova su Piazza Massaua, vicinissimo dunque all’omonima fermata metropolitana che in pochi minuti vi porterà a centri di interesse della città e alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova. Scendendo per esempio alla fermata Principi d’Acaja, potrete fare una passeggiata nel centro storico, fino ad arrivare, in circa un quarto d’ora, in via San Domenico, dove si trova il MAO, il Museo di Arte Orientale di Torino.
Inoltre, distando 25 minuti dall’aeroporto di Torino e circa 10 dal nuovo celebratissimo Juventus Stadium, l’hotel è l’ideale anche per non perdere l’emozione di una partita in una struttura così all’avanguardia in Italia, primo caso di stadio di proprietà, costruito sul modello di quelli inglesi, famosi per le emozioni che sanno trasmettere al pubblico.